Sono più di 8 milioni i lavoratori italiani che a causa della recente emergenza sanitaria hanno dovuto modificare la propria routine lavorativa, passando dallo svolgere il proprio lavoro in ufficio, a praticarlo da remoto attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate. Un cambiamento non di poco conto che, come sappiamo, è stato affrontato dalle aziende italiane non senza qualche difficoltà, data soprattutto l’inesperienza di molte in settori quali il lavoro agile.
Lo smart working (o lavoro agile) è regolato dalla Legge 81 del 2017 in cui è definito come una:
modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
Com’è facilmente intuibile, è una pratica organizzativa particolarmente complessa che richiede un investimento in termini di tempo, risorse e impegno. Proprio per questo, per evitare di “perdersi” e/o “inciampare”, imprese e organizzazioni potrebbero affidarsi fin da subito a figure consulenziali esperte in materia, le quali svolgono tutta una serie di attività essenziali per l’implementazione dello smart working, come:
Grazie all’intervento di un consulente, è possibile concedere al management la possibilità di estraniarsi dalla fase di analisi per concentrarsi sulla fase di implementazione e messa a punto del piano. Un enorme vantaggio, se ci si pensa attentamente, che dovrebbe convincere anche i più scettici dell’importanza di affidarsi a questa figura esperta!
Promosso dalla Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Trento, il bando PID (R)ESISTERE 2020 può essere il punto di partenza per molte realtà aziendali che hanno come obiettivo l’implementazione dello smart working per fronteggiare l’emergenza sanitaria!
L’intervento ha la finalità di:
promuovere e sviluppare nelle Micro, Piccole e Medie Imprese:
sostenere la ripartenza post Covid-19, tramite e-commerce, smart working e interventi tecnologici volti a favorire il distanziamento sociale
Il bando prevede un contributo del 70% sulle spese ammesse, fino ad un massimo di 10.000 euro per ogni impresa. Le risorse complessivamente stanziate dalla Camera di Commercio a disposizione delle imprese richiedenti ammontano ben ad Euro 400.000,00.
Sei interessato a capire meglio in che cosa consiste il bando? Vorresti appoggiarti a un consulente che ti aiuti a capire quali sono le esigenze della tua azienda? Affidati a noi di Trentino Social Tank, insieme possiamo capire come far diventare la tua organizzazione davvero smart!.
Le domande scadono il 16 ottobre 2020.
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