“È l’ora di un BeReal”. Ecco la notifica che arriva una volta al giorno, a sorpresa, dalla nuova app BeReal. Da quando arriva la notifica, nello stesso momento a tutti, si hanno solo due minuti per pubblicare senza filtri una fotografia scattata contemporaneamente, con le fotocamere fronte e retro del cellulare. Non si possono vedere i contenuti degli altri se non si pubblica a propria volta.
Tanti GenZ stanno utilizzando questa App per un desiderio di autenticità. Ma questo desiderio viene realmente soddisfatto?
Noi di Trentino Social Tank abbiamo deciso di dare un’occhiata e capirne di più: ecco il nostro profilo.
Pantaloni della tuta, tasti della tastiera incrostati, occhiaie, pasta scotta e selfie in classe angolato dal basso, un po’ come quelli che i nonni pubblicavano involontariamente su Facebook. Divertente? Sì. Interessante? Hm.
Il nostro diario visivo su BeReal, dopo pochi giorni, è diventato una ripetizione di nature morte poco stimolanti, con protagonisti una tastiera, un portatile e uno schermo.
La vita così com’è non è sempre entusiasmante.
Sui social abbiamo creato finora una realtà virtuale parallela rispetto a quella quotidiana, per il desiderio di mostrare una vita interessante, avventurosa, perfetta.
BeReal, invece, parte dalla premessa che, nelle giuste circostanze, non possiamo e non vogliamo fare altro che mostrare il nostro io autentico. L’app commercializza il nostro desiderio di familiarità, quotidianità e realtà.
Ipoteticamente, il social perfetto per scambiare con i nostri amici attimi spontanei, e non costruiti, della propria giornata.
Ma…
Ma al tempo stesso ci dà la possibilità di barare:
Quindi BeReal ci convince?
Ecco cosa abbiamo scoperto dal nostro approfondimento.
L’applicazione permette agli utenti di pubblicare solo una volta al giorno, riducendo così il tempo passato sul social network
I contenuti degli altri ci sono esclusi se non si pubblica a propria volta. Diventiamo quindi, per forza, utenti attivi
Si ha l’impressione di dover essere sempre pronti a scattare, una specie di ansia di prestazione: l’obbligo alla spontaneità diventa un calcolo su quale lato debole, personale o del nostro lavoro, vogliamo mostrare.
BeReal ci mostra i minuti di ritardo con i quali si pubblica, i numeri di scatti riprovati e le foto che ci stiamo perdendo mentre non postiamo. Ansia pura appunto.
In Trentino Social Tank prendiamo questo nuovo social con filosofia, come un mondo in cui prendersi un po’ meno sul serio attraverso foto senza pretese o aspettative.
E tu, utilizzi BeReal? Ti sta venendo un po’ di curiosità? Credi a quello che vedi? Credi che online potrai mai trovare l’autenticità? Raccontacelo!