Che si tratti di lavoratori dipendenti o autonomi sempre più persone devono o scelgono di lavorare da casa. Le soluzioni adottate sono molto diverse ma la tendenza è quella di orientarsi ad un modello lavorativo che possa evitare alle persone accumuli di stress apparentemente inutili. Potremmo pensare alle levatacce, alle code in tangenziale, alle difficoltà di parcheggio, ai treni in ritardo fino alla possibilità di seguire meglio i propri figli o i genitori anziani. La possibilità di lavorare da casa e di poter gestire il proprio tempo, rappresenta un aspetto importante soprattutto in termini di conciliazione tra vita privata e lavorativa. In alcuni casi però, questa possibilità nasconde delle insidie. Lavorare da casa può portare a risultati indesiderati:
Un buon compromesso esiste e può essere rappresentato da uno spazio di coworking. Ecco che quindi la scelta di lavorare in uno spazio condiviso può dare una scossa energetica, concedendo di:
Vediamo meglio due aspetti importanti per i nostri intervistati: il Time Management e la rete in cui inserire i propri collaboratori.
Oggigiorno sentiamo spesso parlare di Time Management, un aspetto chiave sia per i liberi professionisti che per le aziende. Con questo termine si vuole intendere la gestione del nostro tempo e più nello specifico la necessità di monitorare il tempo utilizzato in attività e progetti provando ad aumentare efficacia, efficienza e produttività. Come accennato sopra, alcune persone che lavorano da casa possono rischiare di distrarsi molto, annoiandosi e ottenendo scarsi risultati.
Altre persone invece possono correre il rischio di non staccare mai. In questo caso troviamo sensazioni di ansia per mancanza di spazi professionali e orari definiti. Per queste persone, la possibilità di gestirsi autonomamente da casa fa sì che il lavoro sia costantemente parte della propria vita, che il pc rimanga sempre acceso, che il controllo mail venga fatto in ogni momento e che quindi sia complicato impostare una separazione tra lavoro e vita privata. Questi lavoratori possono scegliere di passare alcune ore della propria giornata lavorativa nel coworking più vicino per organizzare il proprio lavoro, per far sì che le attività svolte non siano superficiali e che si concentrino in momenti precisi.
Un aspetto spesso sottovalutato o che apparentemente non risulta facilmente risolvibile è quello di chi si trova ad avere un piccola azienda con uno o due collaboratori e deve spostarsi spesso per lavoro. Queste persone passano molte ore da sole in ufficio. Un caso esplicativo è quello di Chiara, coworker milanese, che si è ritrovata a prendere la decisione di trasferirsi in un coworking dopo che i continui spostamenti lavorativi la obbligavano a lasciare spesso sola in ufficio una collaboratrice alla prima esperienza lavorativa. Le sue preoccupazioni erano legate alla gestione dell’ufficio sia in termini di apparecchiature che di sicurezza personale della collaboratrice ma anche del fatto che la nuova assunta potesse trovare difficoltà legate alla solitudine e che l’output finale fossero poi prestazioni non all’altezza. Inoltre si era accorta che un ufficio non era poi così necessario e che trasferirsi in un coworking poteva farle risparmiare centinaia di euro per ogni mese.
In conclusione, potremmo dire che lavorare da casa sia una grande opportunità per alcuni e un azzardo per altri e che gli spazi di coworking possano rappresentare la soluzione adatta. Sicuramente potremmo trovare diverse sfumature in ogni professione ed in ogni personalità ma crediamo che sia importante sperimentare nuovi modelli lavorativi e che lavorare in spazi condivisi rappresenti una soluzione concreta, non per tutti, ma per molti.
Quando mi sono spostata a Milano mi ha raggiunto una persona alla prima esperienza lavorativa e io viaggiando molto ero preoccupata. Il Coworking ti da l’opportunità di spalmare la tua identità di azienda e ammortizzarla con le altre presenti, soprattutto nei casi in cui una persona rimane sola o una giornata va particolarmente storta. La non solitudine migliora la produttività.
Chiara.
La mia produttività è aumentata perché anche se qui ci sono molti momenti di svago, tutto sommato la noia fa si che produci di meno perché cominci a distrarti con qualunque cosa che ti capita sotto.
Andrea.
Il lavoro da casa aveva una sua difficoltà, riuscivo a lavorare, il problema era contrario, non riuscivo a smettere.
Giacomo.
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