Tecnologia, digitalizzazione, network e collaborazione sono tematiche che oggi devono stare al centro di qualsiasi modello di business. Anche di coloro che svolgono la propria professione in ambito strettamente giuridico ed economico (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro).
Ma se andiamo ad analizzare qualche dato, ci rendiamo conto che non è sempre così, anzi. Il divario, soprattutto tra studi di grandi dimensioni e le realtà più piccole, è ancora molto ampio.
L‘Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano ci fornisce alcuni dati emblematici: lo smart working, ad esempio, è presente nella maggior parte degli studi professionali, ma i progetti strutturati sono numerosi soltanto negli studi di grandi (47% del campione) e medie dimensioni (40%), mentre scendono al 26% fra le micro realtà e al 21% fra le piccole. Il divario aumenta se si considerano i diversi aspetti del lavoro agile: micro, piccoli e medi studi tengono il passo dei grandi solo per quanto riguarda l’orario di lavoro flessibile e la possibilità di lavorare da casa, mentre perdono terreno sul fronte delle tecnologie per lavorare in mobilità (le offre solo il 46% dei micro studi e il 66% dei piccoli, contro il 77% dei medi e l’88% dei grandi).
Eppure iniziative a supporto del cambiamento e della digitalizzazione ce ne sono: è di pochi mesi fa la notizia che la Cassa Forense con la collaborazione dell’ordine degli Avvocati di Roma metterà a disposizione gratuitamente spazi di lavoro e sale riunioni a favore dei propri iscritti. Obiettivo: ridurre i costi legati alla gestione di luoghi di lavoro in cui gli avvocati hanno l’esigenza di svolgere la propria attività.A Milano invece è nato BePrime 24, uno spazio di coworking riservato ai commercialisti e che basa la propria proposta di valore su tre asset principali: riconoscimento della professionalità con un brand affermato (lo spazio è nato con il supporto del Sole 24), mantenimento della propria individualità e amplificazione della forza individuale grazie al networking.
Il coworking può quindi essere una nuova modalità organizzativa a supporto di queste professioni. Vediamo perché:
Dai un’occhiata qui, ti portiamo a fare un tour virtuale dello spazio!