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Email Marketing

QUALCHE SUGGERIMENTO DALLA NOSTRA ESPERIENZA

È proprio vero: l’esperienza è una grande maestra. Lo è perché sperimentare, monitorare e analizzare ti permette di capire, aggiustare il tiro e trovare delle buone pratiche.
E quando queste buone pratiche possono essere utili anche per la tua community, perché non condividerle?
Sono ormai alcuni anni che curiamo la nostra Thank You Digital Newsletter, lo spazio in cui parliamo di scrittura per il web, LinkedIn, social media in generale e tante altre chicche markettare.

Qual è la lezione che abbiamo imparato?
▶️ Mettersi in gioco, non avere paura di variare e procedere per prove ed errori. 

Così, nella consapevolezza di non poter (e non voler) essere esaustivi, ecco qualche buona pratica per newsletter che si fanno leggere, che catturano i lettori e li rendono soddisfatti di essersi iscritti.
Partiamo da una premessa: esiste una newsletter perfetta in assoluto? No. Ma esiste un modo di scrivere che, nel comunicare i contenuti, mette al centro la relazione con i lettori, anche nel regno veloce e distratto del web. 

Cosa diventa allora rilevante? Vediamolo insieme.

1) Il tono di voce

Il tono di voce valorizza la personalità di chi scrive. Definisce il modo in cui comunichi, l’atmosfera che metti in un testo, e come desideri essere percepit* dai tuoi lettori.
Ci sono diversi tipi di tono di voce:

  • Tono freddo, formale, serioso
  • Tono neutro e serio
  • Tono caldo, accogliente, empatico
  • Tono colorato, ironico, provocatorio

Noi il nostro tono di voce lo abbiamo trovato nella penna di Barbara: è un tono caldo, accogliente e diretto, assomiglia alla voce di qualcuno vicino a noi che ci dà un consiglio. Non manca qualche cenno ironico o leggero, che assomiglia al nostro modo di lavorare e alla natura dei nostri servizi.

2) L’autenticità

I tuoi lettori si accorgono quando quello che scrivi non ti rappresenta o è frutto di un meccanicismo senza sentimenti. Il modo migliore per instaurare una relazione autentica con la propria Community è dichiarare e condividere le proprie scelte. E di conseguenza comunicare con onestà i risultati positivi e i traguardi, ma anche i limiti e le sconfitte. Siamo umani e questa umanità non solo deve trapelare dalle nostre scelte ma deve essere il cuore del nostro stare sul web. In altre parole, cerchiamo di essere umanisti digitali.

3) La coerenza di contenuti e di stile

Come nel nostro caso, di solito si è in team nel gestire una newsletter. Diventa allora fondamentale coordinarsi. E questo vale sia per i contenuti, vari ma coerenti tra di loro, rispondenti ad un filo logico di fondo, sia per lo stile.

Perché ci sia coerenza di stile è necessario:

Condividere le scelte su chi parla e a chi: è un noi a voi? Un noi a te? Un io o una terza persona più distaccata?

Rispettare la struttura formale dei testi e il layout della mail: font, grandezze, colori, uso dei link e delle call to action

Mantenere simile l’organizzazione dei contenuti: presenza di titoli e sottotitoli, cura degli inizi, modelli di chiusura

Restare coerenti con il tono di voce: neutrali, caldi e vicini, ironici e colorati e così via

 


4) La programmazione e il monitoraggio

Non lasciare niente al caso. E soprattutto, non illuderti che l’arte dell’improvvisazione possa essere una strategia vincente per la tua newsletter. Invece, programma! Stabilisci degli incontri con cadenza settimanale o mensile insieme ai tuoi colleghi, in cui decidere il tema da trattare, chi si occupa del testo, chi cura le immagini e così via.
Insomma, ti tocca utilizzare lo strumento più gettonato per qualsiasi digital marketer che si rispetti: il fatidico piano editoriale.

E poi, monitora.
Il monitoraggio è fondamentale: quante persone aprono la mia mail? Quante la leggono? Quante cliccano sui link? Quante seguono le call to action?

Dal monitoraggio otterrai delle informazioni fondamentali su cosa va bene e cosa meno. E qui arriva il bello: osa!
Non avere paura di fare delle sperimentazioni. Cambia l’orario o il giorno della settimana di uscita; inserisci format o argomenti nuovi. Nel farlo, tieni sempre a mente il tuo target e dichiara queste scelte. Così i tuoi lettori non solo si sentiranno coinvolti ma potranno anche fornirti dei feedback. 

E se l’esperimento non funziona? Beh, dietro front e ricominciare.

5) Meglio la qualità alla quantità

La tua newsletter è seguita da poche persone? Anzitutto, i concetti di “poco” e “molto” sono relativi. Ma una cosa è certa: non pensare di inviare le tue mail periodiche a tutte le persone che conosci, conta che le invii alle persone giuste, quelle interessate agli argomenti che tratti e ai servizi che proponi.

6) L’effetto sorpresa

Fai un regalo ogni tanto. Uno strumento pratico, un esercizio, una challenge che spezzi la monotonia e che attivi la tua Community.
Da non sottovalutare la special edition, senza esagerare ovviamente. Ma ogni tanto, al di fuori dell’orario e del giorno stabiliti, creare un bell’effetto sorpresa non guasta. Incuriosisci, o di più, spiazza il tuo pubblico!

E a proposito di questo… Nella nostra Thank You Digital Newsletter abbiamo previsto un bel regalo proprio per la prossima uscita.

7) Seguire il ritmo delle stagioni

Fai attenzione al contesto e alle circostanze. Cioè?

Non ignorare quello che succede attorno. Per fare un esempio: scrivere una newsletter nel periodo natalizio non è come farlo in primavera. Sono diversi i ritmi, le abitudini, gli umori e le attività quotidiane. Non perderli di vista e adatta le tue scelte.

E quando serve, prenditi delle pause. Come nel periodo estivo, dove spalmare le uscite diventa un diritto perché tutti abbiamo bisogno di un po’ di sano relax.

Chissà quante altre cose apprenderemo ancora nel nostro viaggio nell’email marketing. Di una cosa siamo sicuri: non aver paura di procedere per prove ed errori.

 

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