INTERVISTA A PAOLO GADOTTI DI ADEO GROUP
Il Made in Italy si sta internazionalizzando: nel 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico ha registrato un incremento record delle esportazioni del 7,4% rispetto all’anno precedente.
In Trentino questa crescita è stata ancora più forte. Sono circa 1.200 le imprese trentine che hanno venduto prodotti e servizi all’estero per un valore totale di 3.678 milioni di euro, soprattutto in tre principali mercati di sbocco (Germania, Francia ed USA).
Una delle imprese trentine che ha intrapreso questo “viaggio” è Adeo Group, leader nella distribuzione di sistemi audio-video professionali, multiroom e domotici. Paolo Gadotti, CFO di Adeo, ci racconta la loro storia.
Qual è stata la “scintilla” che vi ha consentito di avviare il processo di internazionalizzazione di Adeo group?
Eravamo nel 2005, da una decina di anni avevamo una produzione in Trentino per gli schermi della videoproiezione. Nel tempo gli spazi non erano più adeguati per stare al passo con la nostra capacità produttiva. La scelta di investire in Polonia è stata determinata da una serie di fattori: localizzata abbastanza vicina ai nostri mercati ed essendo un mercato emergente, abbiamo scoperto le Zone Economiche Speciali (ZES), delle aree destinate all’esercizio di attività economiche a condizioni speciali, tra cui importanti sgravi fiscali. Noi eravamo abbastanza piccoli rispetto alle multinazionali insediate, ma abbiamo comunque provato ad iniziare questa “avventura nell’avventura”.
Quali difficoltà avete incontrato durante questo percorso?
Abbiamo sempre trovato grande disponibilità e siamo riusciti da subito a inserire personale stabile qualificato. Abbiamo avuto un problema con l’impresa edile. Il periodo prima dell’apertura della sede è stato faticoso, ma si trattava di una difficoltà più legata ad un’attività, quella della costruzione, che non era nostra. A livello legislativo non abbiamo trovato problemi, anche perché siamo comunque in Europa. L’approccio nei controlli è interessante: si effettuano controlli brevi e costruttivi.
L’anno scorso abbiamo festeggiato i 10 anni della nostra presenza in Polonia. Per noi è stata un’avventura con grandi successi, anche oltre l’aspettativa.
Quali mercati avete attivato negli anni?
Abbiamo aperto il mercato polacco, che è diventato un mercato importante quasi come l’Italia. La nostra presenza in Polonia ha dato una spinta all’export europeo in generale: oggi i nostri prodotti vengono esportati in tutto il mondo, dagli Stati Uniti e Canada, attraverso tutta l’Europa, alcuni paesi africani, fino in Asia, Giappone e Australia.
Quale consiglio darebbe ad un imprenditore che vuole intende avviare una strategia di internazionalizzazione?
Avere il coraggio di provarci!
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Attraverso un’indagine sotto forma di un breve questionario, TST si pone l’obiettivo di esplorare gli aspetti critici e di miglioramento delle attività di internazionalizzazione intraprese grazie al contributo pubblico. In questo modo TST intende affinare gli strumenti a supporto delle imprese che intendono dar corso ad un processo di internazionalizzazione.
Sei un’impresa che ha usufruito del voucher di internazionalizzazione e che si sta attualmente internazionalizzando?