La possibilità di certificare le nostre competenze ci spinge solitamente a chiederci se la certificazione rappresenti davvero un vantaggio, e in che termini, o se sia un passaggio formale poco utile nella quotidianità lavorativa.
Anche nell’ambito del project management è possibile conseguire una certificazione, e anche in questo caso ci chiediamo: ne vale davvero la pena?
Come sempre in questi casi, la risposta è: dipende.
Dopo aver spiegato in cosa consiste esattamente il Project Management, cerchiamo insieme di fare chiarezza anche su questo punto.
Esistono più certificazioni delle competenze di project management.
Il Project Management Institute (PMI®) propone un insieme di certificazioni di stampo anglosassone, tra le quali la più conosciuta, e la più utile, è la PMP®, che certifica appunto la capacità di gestire progetti e team di lavoro.
Per conseguire la PMP® sono necessari alcuni prerequisiti:
Quest’ultimo requisito può essere assolto attraverso la partecipazione al Master Executive in Project Management che proponiamo.
Il PMI® ha da poco aggiunto anche la certificazione CAPM®, pensata per chi entra nel mondo del lavoro o ha limitata esperienza lavorativa di partecipazione a progetti. I requisiti richiesti sono:
Di fatto la CAPM® può essere utile per i neolaureati, soprattutto per chi vuole accelerare fin da subito le proprie opportunità di carriera, in particolare in ambito “industry”.
A livello europeo, è estremamente diffusa anche la certificazione Prince2, edita dal British Office of Government Commerce (OGC).
L’impianto metodologico di questo standard è coerente con quello del PMI®; la differenza sta sostanzialmente in un approccio più operativo, focalizzato sugli strumenti.
Le certificazioni disponibili in ambito Prince2 sono:
La scelta della certificazione da conseguire dipende da diversi fattori.
Fra i principali va considerata l’area geografica sulla quale insiste la propria attività lavorativa: per chi collabora con l’area anglosassone la certificazione PRINCE2 è la scelta scontata, chi prevede partnership oltreoceano è opportuno si orienti sulla PMP®. In Italia sono presenti entrambi gli standard, ma il PMP® è più rappresentato.
Possono inoltre orientare la scelta aspetti quali le caratteristiche della struttura organizzativa aziendale e del team di lavoro; l’entità dell’investimento temporale ed economico a cui si è disponibili; la predisposizione personale per un certo approccio di lavoro.
In questa sede non voglio fornire altri elementi che potrebbero influire sulla tua scelta.
Ritengo però di poter fare un’ultima considerazione: prima di pensare alla certificazione, è fondamentale essere certi di avere preso effettivamente possesso delle competenze di project management. Alle imprese interessa innanzitutto la padronanza della competenza e la capacità di esercitarla nell’attività lavorativa.
Va detto che la certificazione PMP®, considerati gli elevati requisiti di accesso, può costituire elemento a supporto anche di questo aspetto, ma non rappresenta un passaggio fondamentale quanto invece sono certamente la formazione specifica e l’esperienza professionale.
In autunno Trentino Social Tank organizza un corso formativo su questo tema “Master Executive In Project Management“.
Lasciaci i tuoi dati e sarai ricontattati a breve per avere maggiori informazioni sul corso!
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[…] Per chi è interessato a capire come funziona, approfondirò il tema in un prossimo articolo. […]