Tradizionalmente le aree montane sono ritenute svantaggiate e poco attraenti dal punto di vista del business, tuttavia non mancano delle buone opportunità date dall’unicità del territorio.
L’obiettivo delle istituzioni dovrebbe essere quello di riproporre la montagna come un territorio strategico per lo sviluppo, incentivando nuove forme di insediamento produttivo su piccola scala.
Varie aziende di successo hanno intuito il ruolo core del legame con il territorio e per questo non desiderano spostare la propria produzione altrove.
Ad esempio Felicetti dichiara fondamentale il legame con le Dolomiti che rende il pastificio un testimonial internazionale del marchio trentino di qualità. La Val di Fiemme è parte integrante della pasta Felicetti per l’acqua che sgorga dal Latemar e l’aria che contribuisce ad essiccare la pasta. Per questo motivo, dopo la saturazione degli spazi nella storica sede produttiva di Predazzo, Felicetti ha deciso di aprire un nuovo stabilimento a Molina di Fiemme.
Anche La Sportiva dichiara che “questa terra ispira le nostre scelte giorno dopo giorno” e nella sua strategia promuove il territorio Trentino.
Un luogo che pare incantato, ma che non risparmia asperità a chi lo abita da millenni: quello stesso luogo che grazie a un incessante dialogo con la natura muta la durezza della montagna in un’opportunità, mentre le difficoltà si trasformano in risorse preziose.
www.felicetti.it
In questo contesto si inserisce l’iniziativa di Trentino Sviluppo che, per concretizzare le nuove strategie di sviluppo locale promosse dalla Provincia Autonoma di Trento, ha pubblicato un bando per favorire il progresso economico delle aree di montagna, sostenendo le imprese già presenti sul territorio e supportando la nascita di nuove iniziative imprenditoriali.
Il bando è destinato a soggetti economici, persone giuridiche, imprese singole o affiliate in un progetto di filiera, artigianali o PMI industriali, interessati a svolgere attività produttive in Comuni del Trentino situati sopra ai 400 metri di altitudine e con popolazione non superiore a 7.000 abitanti.
Varie sono le attività che rientrano in questo bando, quali la bioedilizia, la trasformazione di prodotti agricoli-alimentari, le tecnologie per lo sport, l’ambiente ed economia circolare etc.
Sono escluse le attività agricole in senso stretto, le attività di allevamento e le attività turistico-alberghiere o commerciali.
La procedura di selezione avviene in due fasi: nella prima si ricercano manifestazioni di interesse, mentre nella seconda i progetti presentati verranno presentati in maniera più dettagliata e valutati per stilare una graduatoria.
Tra progetti di medesimo valore, saranno privilegiati gli investimenti sul territorio di località più decentrate rispetto alla viabilità provinciale primaria autostradale, ossia distanti almeno 10 km dagli svincoli autostradali dell’A22 e con altitudine almeno pari a 450 metri s.l.m.
Gli interventi di supporto sono di tipo finanziario, immobiliare, strumentale o di facilitazione.
La spesa massima ammessa è pari a 80 mila euro oltre oneri fiscali per ogni unità lavorativa annua coinvolta nel progetto, mentre quella minima è di 50 mila euro.
La giunta provinciale si riserva di stanziare in tutto o in parte e anche in più fasi nel triennio 2020 – 2022 le risorse necessarie in riferimento alla qualità ed intensità dei progetti presentati.
La manifestazione d’interesse all’avviso di pubblicazione deve pervenire a Trentino Sviluppo mediante PEC entro il 13 settembre 2019, presentando la documentazione allegata e un abstract riassuntivo di presentazione dell’idea imprenditoriale.
A beneficio di tutti gli interessati sarà attivato presso gli uffici di Trentino Sviluppo uno sportello informativo, aperto dalle ore 9.00 alle ore 12.00 di ogni martedì, dal 25 giugno al 10 settembre 2019, con esclusione del 13 agosto.